Negli ultimi tempi il mercato del leasing sta progressivamente recuperando il terreno perduto negli anni della crisi, favorito in questo anche dall’approntamento di misure agevolative quali i bonus previsti dalla “Nuova Sabatini” 2019 per l’acquisizione di beni strumentali, che il Ministero dello sviluppo economico ha messo a disposizione delle micro, piccole e medie imprese allo scopo di facilitarne l’accesso al credito e rendere nel complesso più competitivo il sistema produttivo italiano, nonché dal mantenimento per il 2019 dei cosiddetti “superammortamento” e “iperammortamento” con tutti i notevoli vantaggi fiscali correlati.
Una rincorsa, quella del leasing, che non si è fermata e che anzi, potenzialmente, ha ancora importanti margini di crescita. Potenzialità che, tuttavia, rischiano di rimanere in parte inespresse. A differenza che in altri Paesi, anche all’interno della stessa UE, in Italia questo strumento risente ancora del fatto di essere percepito più come una sorta di mutuo con riscatto finale, una delle tante linee di credito che un imprenditore ha a disposizione, che come efficace veicolo di crescita e di sviluppo per le aziende. Ampliare questo orizzonte presuppone uno sforzo di formazione e sensibilizzazione verso il prodotto leasing e i vantaggi che comporta, che permetta di liberarlo dai pregiudizi che lo accompagnano e di approcciarlo con una mentalità più moderna.
Le aziende che ricorrono al leasing, e quindi alle locazioni operative, hanno già fatto propria questa mentalità e la riflettono nel loro approccio gestionale; quando capiscono, ad esempio, che possedere un bene, in molti casi, può creare più problemi che benefici – in particolare in tutti quei mercati in cui il bene non ha un ciclo di vita particolarmente lungo e subisce una rapida obsolescenza tecnologica, e non è pertanto opportuno che alla fine del ciclo vitale resti nei cespiti dell’azienda. In questi casi, la locazione operativa risulta particolarmente adatta e funzionale.
Una realtà da sempre molto presente in questo contesto è Iccrea BancaImpresa. Gli specialisti Leasing di IBI, soprattutto per quanto riguarda il leasing strumentale, hanno fissato due obiettivi da centrare: riconquistare quote di mercato e recuperare la redditività del prodotto che risente di una sottovalutazione generale. La strategia che verrà attuata per raggiungere questi obiettivi, favorita anche dalla nuova configurazione di Gruppo Bancario Cooperativo, è focalizzata su due canali, che all’occorrenza potranno creare sinergie tra loro: gli sportelli delle BCC appartenenti al Gruppo e i vendor, i produttori-rivenditori di beni strumentali che hanno necessità di ricorrere alle leve finanziarie proposte dagli specialisti leasing. Le BCC potranno contare anche sul fatto di far parte del sistema del Credito Cooperativo, e pertanto avranno maggiori possibilità di rafforzare i legami con gli imprenditori “di piccolo taglio” presenti sul territorio, storica utenza di tali banche locali.